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Il flash

Le nostre attività > La fotografia tradizionale

Conosciuto universalmente come flash, un tempo era considerato utile soltanto nelle riprese con una scarsa quantità di luce. Di recente, invece, si comincia ad utilizzarlo come luce d'appoggio o di riempimento.
La potenza di un flash si misura col Numero Guida (NG), che esprime il diaframma da usare per ottenere una corretta esposizione con una determinata sensibilità, solitamente 100 ISO alla distanza di un metro. Quindi, con un flash NG 11 per esporre correttamente ad un metro dovremmo chiudere il diaframma ad f/11, mentre con un NG 38 dovremmo chiudere il diaframma a f/32! Ovvio che il valore in assoluto serve soltanto a stabilire a prima vista la potenza di un flash, ma il NG serve anche a calcolare l'esposizione più corretta a seconda della distanza fra il flash ed il soggetto.
A dire il vero, anche sui lampeggiatori di una ventina di anni fa, è riportata una comoda tabella od un regolo per calcolare il diaframma adatto. Al giorno d'oggi, troviamo lampeggiatori automatici, che lavorano con un'apertura di diaframma prestabilita ed hanno una fotocellula che interrompe l'emissione del lampo quando quest'ultima sembra sufficiente e lampeggiatori dedicati TTL che offrono lo stesso servizio, ma senza vincoli di diaframma, operando con una fotocellula che "guarda" direttamente la pellicola.
È utile ricordare che con gli otturatori a tendina esiste un tempo, solitamente indicato col simbolo della saetta, oltre il quale non è più possibile usare il flash, perché il fotogramma non è completamente scoperto nello stesso istante.

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